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Auguri di pronta guarigione al Cinema Italiano di Ilaria Scala - 28/4/2008 Come sta il Cinema Italiano? Abbastanza male, grazie, a giudicare dalla fioritura di Mocci e Muccini e film dal titolo vendittiano che il Venditti stesso ripudia, sdegnoso |
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delle evocazioni di una generazione che non è più la sua, e perfino degli effetti - benefici, crediamo - che tali operazioni hanno sulle vendite delle canzoni in questione. Come sta il Cinema Italiano? Anche abbastanza bene, dopotutto, se gli ultimi David di Donatello trascurano un film indolore come Caos calmo, di cui si è parlato fin troppo (ne abbiamo parlato perfino noi, qui), benché quasi solo "per parlarne male". Abbastanza bene, insomma, se Caos calmo esce - quasi - a mani vuote dalla manifestazione, che premia invece opere più "laterali" e inventive, e meno di richiamo come La ragazza del lago e Giorni e Nuvole. Come sta il Cinema Italiano? Abbastanza bene, se un Gianni Zanasi qualunque riesce ad imporsi con il suo quarto film grazie al passaparola e a radunare alcuni tra i migliori attor-giovani del momento per un film piccolo e grazioso come Non pensarci, condividendo il Mastandrea con Virzì e il Battiston con Soldini (i bravi attori esistono, a saperli usare, e riempiono i buoni film di ruoli buoni e variegati), e se Virzì dopo il mezzo passo falso di N torna alla tragicommedia eloquente e graffiante di Tutta la vita davanti. Eccoci a recensire, con orgoglio, tutti questi buoni film, e speriamo che questo sia il primo segnale di una pronta guarigione per il nostro cinema.
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