film

I

Favoletta in salsa toscana

di Ilaria Scala - 3/11/2006

N - Io e Napoleone di Virzì non è sicuramente un capolavoro. Vi trovate l'ironia, la vivacità, il guizzo comico, la cura dei dialoghi, l'efficacia di comprimari ben scelti (che coppia, la Impacciatore e Ceccherini!) che già abbiamo amato nei film del regista livornese. Ma la chiave storica è più surreale che rigorosa: più che far assurgere la vicenda a parabola, la riduce a una favoletta senza scopo.

Il giovane Martino, isolano dell'Elba sognatore di alti slanci, viene assunto come scrivano da Napoleone in esilio. Entra così in contatto con una personalità complessa, incostante, di sicuro fascino e autorevolezza, e oscilla tra sentimenti opposti di odio e venerazione, curiosità e fastidio, delusione e rispetto.

Napoleone è ambiguo e inafferrabile; una volta di più, invece della sua dimensione umana, viene ritratto il suo simulacro, la sua rappresentazione, l'immagine che dà di sé a coloro che lo circondano: come lo vede Martino, come lo vede la sua amante Emilia (un'autoironica Monica Bellucci, che in questo film - udite udite! -, quasi recita!), come lo vedono i cortigiani, gli isolani, i giovani soldati del piccolo esercito arruolato all'Elba.

Alla fine l'Imperatore conquista tutti, e tutti un po' delude. Ma la sua vicenda storica è ormai al tramonto, e la vita degli altri può andare avanti anche senza di lui.

Il film suggerisce alcuni buoni spunti, ma non decolla e non osa. Virzì resta imbattibile nelle introduzioni e nei riepiloghi, ma non arriva al culmine, al nocciolo della storia: prima che se ne riesca a focalizzare il senso, ecco i titoli di coda.

Forse ciò che N ha di più sbagliato è proprio questo, il ritmo: troppo lento nella prima parte, nel finale si fa incalzante e precipitoso, lasciando interdetti e insoddisfatti; come se qualcosa che avrebbe potuto dire non l'avesse detto, o l'avesse detto male, o troppo frettolosamente. O come se non avesse granché da dire, in fondo, e il grazioso condimento in salsa toscana non bastasse a nasconderlo.

Un pregio vero, però, N ce l'ha, ed è la colonna sonora: scritta in gran parte da un certo signor Beethoven che, ne siamo certi, avrà un futuro.

 

N - Io e Napoleone, di P. Virzì
con E. Germano, D. Auteil, M. Bellucci, S. Impacciatore, V. Mastandrea, M. Ceccherini, O. Antonutti
Italia 2006

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