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Biciclette rotte

WAITS XXI

di Beppe Giuliano - 5/10/2008

Intro

WAITS #1 - Primo interludio

WAITS #2 - Secondo interludio

WAITS XXI

Cosa fa Tom nel ventunesimo secolo?

Sappiamo che nel 2002 ha pubblicato, in contemporanea, due cd: ‘Alice’ e ‘Blood Money’ (l’ultimo a fare la stessa cosa era stato Bruce con gli inutili ‘Human Touch’ e ‘Lucky Town’). ‘Alice’ contiene le canzoni scritte per uno spettacolo basato sul libro “per bambini” di Lewis Carroll, ‘Blood Money’ contiene canzoni da un altro spettacolo, basato sul Woyzeck di Georg Büchner, entrambi diretti da Robert Wilson, già complice di Tom per ‘The Black Rider’. Due dischi con canzoni che hanno una diecina d’anni, e nel complesso trascurabili (specie il secondo), con la colossale eccezione di Alice, una ballata romantica che sta fra le sue più belle di sempre, con un sax che pare suonato da “The Prez” durante una seduta spiritica.

Real Gone’ esce nel 2004. È il suo diciannovesimo lavoro di studio e, dico la verità, il primo che non ho né comperato né ascoltato (perché, come detto sopra, mi sembra che da Franks Wild Years in avanti lui canti sempre la medesima canzone, che ho ascoltato a sufficienza). Mi astengo perciò da ogni commento.

Nel 2006 una raccolta di orfani - ‘Orphans: Brawlers, Bawlers & Bastards’ - ben cinquantasei canzoni che erano “cadute dietro il fornello cucinando”, come dice lui. Suddivise in tre dischi tra quelle per azzuffarsi (le brawlers), quelle per singhiozzare (le bawlers) e, come occorre dire nell’era del politically correct (acc.!), le “meticce”. Avendo voglia e pazienza di scavare per bene ci si trovano vere perle.

Oggi vive nuovamente in California, nella contea di Sonoma, con Kathleen e i tre figli.

Ospite di Dave Letterman, raccontò che passa le giornate guidando la sua sedan, con i bambini sul sedile posteriore e la musica a tutto volume. Un giorno, caricati una ventina di amici dei suoi figli, li ha portati tutti da McCabe’s (il celeberrimo negozio di dischi). Si è seduto a un pianoforte, si è messo a suonare. I numerosi avventori lo hanno ignorato. Allora si sono spostati al reparto percussioni, dove si è appoggiato a un grande bongo, sorridente. Nessuno l’ha degnato di uno sguardo. Ha detto ai bambini che la luce, lì, lo infastidiva, e li ha portati al reparto chitarre. Dopo un po’ gli si è avvicinato un commesso, che gli ha cortesemente fatto notare che stavano creando impiccio. Così ha caricato i figli e i loro amichetti sulla macchina, e li ha portati in una discarica. Non erano ancora scesi che tutti quelli che lavoravano lì hanno circondato l’auto, entusiasti per la presenza del grande Tom Waits.

 

L’ultimo disco, come detto, è 'Orphans ecc.': http://en.wikipedia.org/wiki/Orphans:_Brawlers,_Bawlers_%26_Bastards

Un concerto del tour del 2008, il ‘Glitter and Doom’ tour, che l’ha portato anche in Italia al Teatro degli Arcimboldi di Milano, può essere ascoltato per intero sulla meritevole radio pubblica statunitense, la NPR: http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=92916923

In questa pagina parecchi libri su Waits, fra cui continuerei a segnalare il “nonno”, quello dell’Arcana Editrice (pagato ben 18000 lire, allora) curato da Massimo Cotto, con tutti i testi tradotti fino a Rain Dogs: http://www.tomwaits.it/bibliografia.html  

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