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Le perle nascoste dei palinsesti notturni

di Ilaria Scala - 13/7/2008

I film dei palinsesti notturni hanno questo di bello: che a volte non li ha visti nessuno, né al cinema né in televisione. A volte non li hanno visti neanche quelli che fanno i palinsesti notturni, e che li considerano, magari, solo il numero di fotogrammi necessari a riempire la casellina vuota tra uno spot e l'altro.

Prendete La prima volta di Massimo Martella, trasmesso qualche notte fa da 'I bellissimi' di Rete4. L'ha visto qualcuno, per averlo scelto tra i classici con Robert De Niro o Robert Redford, o tra i visti e rivisti Armeletali, Alibiseducenti, Doppiinganni Triplisospetti e Quadruplicomplotti?

Io penso di no. La prima volta è un piccolo film a episodi, raccordati tutti da un viaggio sulla metro B di Roma, girato interamente in romanesco nelle zone periferiche della capitale, con attori praticamente sconosciuti (unici volti noti: Marco Vivio 12 anni dopo le fiction con Gianni Morandi, l'Alessia Fugardi de Il grande cocomero quattro anni dopo e la Micaela Ramazzotti di Tutta la vita davanti undici anni prima), quasi privo di colonna sonora, con scenografia povera e fotografia verista.

No, non può averlo visto nessuno. Perfino il tema - il racconto della "prima volta" dei protagonisti dei vari episodi (per chi traumatica, per chi delicata, per chi violenta, per chi squallida, per chi tenera) -, che sulla carta avrebbe potuto destare l'interesse dei distributori e del marketing (in un'epoca, il 1997, in cui le Nottiprimadegliesami i Muccini jr. e i Mocci erano di là da venire), non lo aveva aiutato ad uscire dall'anonimato. Il film è talmente scevro da effetti speciali emotivi, colonne sonore di richiamo nostalgico, frasi-motto da scrivere sui diari degli adolescenti o situazioni epiche e romanzesche, che il marketing lo abbandonò al suo destino e i distributori lo lanciarono senza troppo slancio.

Va reso merito a Massimo Martella, già ispirato autore de Il tuffo quattro anni prima, per aver perseguito il suo cinema di sottrazione stilistica e attenzione ai sentimenti semplici dei Semplici, convinto che il vero eroismo non sta negli abbracci al ralenti degli attori col ciuffo, né nelle scene di gruppo al tramonto sulle spiagge VIP, bensì nei sorrisi di attori esordienti e malvestiti, con addosso la faccia che hanno i nostri vicini di metropolitana dopo otto ore di studio o di lavoro; quella faccia un po' così, dall'espressione malinconica e forse delusa dietro cui si cela l'umanità più vera.

 

La prima volta, di M. Martella
con A. Fugardi, M. Vivio, M. Scorcia, M. Ramazzotti, M. Malatesta, F. Chiarantano, R. Silva, R. Lena, E. Rocchetti, E. Cipolletti
Italia 1997

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