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Ti piace Hitchcock?

di Armando Cereoli - 21/12/2005

Dario Argento è un regista finito. Ne ho la conferma dopo aver visto questa schifezza patetica pensata per la televisione e mai andata in onda.

Se con il buon Non ho sonno lo zio Dario mi aveva illuso di aver ritrovato un po' della sua migliore vena 'gore' (1), con Il Cartaio mi aveva nuovamente deluso, nonostante una magistrale sequenza girata nel buio quasi totale.

Questa indegna brodaglia grondante dei peggiori luoghi comuni della recente fiction televisiva è il colpo di grazia all'immagine del maestro che Argento è stato, ormai relegata ai migliori ricordi della storia del cinema italiano.

Non vi è un dettaglio che valga la pena di salvare, tanto infima è la qualità non solo della sceneggiatura ma della regia tutta. Pacchiane sbrodolate di sangue buttate là tanto per fare un po' di grand guignol rendono ancora più goffa una messa in scena in cui i poveri ragazzi assoldati per recitare si muovono senza convinzione, nonostante le capacità dimostrate in altri contesti (Elio Germano, molto convincente nel bellissimo Romanzo Criminale di Placido e Elisabetta Rocchetti, bene in evidenza nel cupo e inquietante L'imbalsamatore di Matteo Garrone).

La domanda a questo punto è: perchè? Cosa è successo al maestro da rischiare il ridicolo per un prodotto indegno persino della classificazione di B-movie? Un elemento importante da considerare per tentare di dare una risposta è che diversi altri registi, come Michele Soavi e Claudio Fragasso, che hanno scritto importanti pagine del thriller all'italiana, si nutrono da tempo alla greppia televisiva. E' fin troppo evidente che il genere cinematografico di cui Argento è stato portabandiera e riferimento stilistico sia in una profonda crisi, certo provocata da una diversa tendenza dei gusti del pubblico ma anche da una mancanza di idee e di talenti che non rinnova l'interesse.

Altrettanto significativo è che a poca distanza dalla sua presentazione ufficiale, la porcheria veda la luce in DVD ancor prima del promesso passaggio su Rai Due. Evidentemente esiste un limite all'indecenza e per quanto squallida sia già la fiction televisiva che ci propinano, qualcuno ha avuto lo scatto d'orgoglio di non voler toccare il fondo. Dopotutto, il maestro è stato pagato con i soldi del canone.

 

(1) Per chi non lo sapesse, 'gore' è un termine inglese che letteralmente significa sangue coagulato, e fa parte del vocabolario dell'appassionato di horror.

 

D. Argento, Ti piace Hitchcock?
con E. Germano, E. Rocchetti - Italia 2005

A proposito: leggi la retrospettiva di Alessandro su Dario Argento

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