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L'ultima zampata del rocker della Bassa

di Ilaria Scala - 20/11/2007

L'ultimo disco di Ligabue non ci era piaciuto, e ve lo avevamo detto.

Ma sabato scorso il rocker della Bassa ci ha stupito con una zampata "a sorpresa", offrendo uno spettacolo live che coniuga la genuinitā degli esordi con la grandiositā della sua attuale "Etā dell'oro".

Il concertone al Palalottomatica (il primo di un mini-tour: 7 date quasi consecutive a Roma, e poi altrettante a Milano) č costruito come un best-of, sull'onda della prima raccolta sfornata da Ligabue dopo quasi un ventennio di carriera: quasi tutti i singoli, un medley ad alto contenuto rock (Bar Mario con vari pezzi 'incastonati' dentro, da Jumpin' Jack Flash a Rebel Rebel a I duri hanno due cuori), due inediti (le convincenti Niente paura - giā in radio - e Buonanotte all'Italia, a dimostrazione che la vena c'č ancora), e una cover illustre e riuscitissima (Eppure soffia di Pierangelo Bertoli).

Il Liga č in gran forma, il pubblico lo segue e lo acclama. Anche la scenografia si presta al bagno di folla, con un palco circolare che consente al rocker di suonare e cantare in diversi punti, praticamente in mezzo al pubblico. La band č quella di sempre (tranne Poggipollini: transfuga con ambizioni soliste?), arricchita dall'esibizione di un'acrobata che volteggia appesa al soffitto sulle note di Piccola stella senza cielo.

Con questo spettacolo, Ligabue si conferma un animale da palco, autore di ballate energiche e testi semplici e immediati, ma soprattutto interprete di sfoghi collettivi, rabbia e sentimenti popolari comuni ai giovani ma non solo.

Peccato l'acustica: se qualcuno vi dirā che la ristrutturazione del Palalottomatica ha risolto il problema degli echi e dei "rimbombi", non dategli retta. Il palazzo dello sport č un bel teatro per il basket e il volley, ma non č un posto dove si possa suonare il rock. Aspettiamo un bis estivo allo stadio.

 

Ligabue Live
Roma, dal 17 al 24 novembre 2007, Palalottomatica

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