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Un disco al giorno

di Lucia Falzari - 21/11/2007

Croce e delizia per i musicofili, l'ormai acclarato passaggio al formato mp3 ci sta nemmeno troppo lentamente privando di uno dei piaceri più "goduriosi": l'acquisto di un disco, di un cd, insomma di un qualcosa di fisico, di un lavoro compiuto, si sta andando via via disperdendo nel torrente di bit che ci rende tutto più facile e ci risparmia ogni fatica, anche quella di raggiungere il negozio di dischi.

L'idea di un disco che abbia un concept alla sua origine viene mandata bellamente gambe all'aria dalla moltiplicata possibilità di acquistare i singoli brani on-line; ingenuamente, c'è chi solleva l'obiezione che una volta c'erano anche i 45 giri, ma la differenza è abissale: infatti, gli anni han saputo rendere merito anche ai lati B delle hit. Ora tutto è slegato, rendendo ancor più oggetto di consumo puro ogni singolo pezzo. E' un po' come sorseggiare un ottimo Nobile d'annata e sentirne soltanto la componente alcolica: una botta per le papille lì per lì, ma se non si sente nulla della struttura, del sapore e della consistenza... non lo si può capire.

Per questo abbiamo trovato deliziosa la nuova pubblicazione di Carlo Boccadoro, il Lunario della Musica.

365 opere commentate e proposte per un ascolto quotidiano. A ciascun giorno dell'anno Boccadoro ha accostato un disco, passando serenamente attraverso jazz, blues, hip-hop, world music, leggera italiana, funk, progressive... Si scopre un piacevole salto nel tempo qui e là: un giorno siamo elettrizzati dalla matrice hip-hop di Tricky e quello successivo ci vengono serviti Verdi e Puccini da un quartetto d'archi. Si chiude un mese con sonorità afroamericane e si inaugura quello successivo con gli Skiantos! L'approccio non è affatto accademico, bensì quello di un appassionato che questi dischi li ha ascoltati e amati senza però eccedere nei tecnicismi che un musicista come Boccadoro potrebbe tranquillamente permettersi, piuttosto aggiungendo qualche aneddoto relativo alle registrazioni e al periodo dell'incisione, rendendo così più confidenziale ma non banale ciascuna pagina.

 

Una postilla: manca il disco per il 29 febbraio; possiamo azzardare e proporre Songs of mass destruction, l'ultimo lavoro di Annie Lennox? L'idea di ascoltare "Lost" davanti a una finestra mentre fuori cadono fiocchi di neve ci sta proprio bene.

 

C. Boccadoro, Lunario della Musica
Einaudi, Torino 2007

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