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La bruttina stagionata

di Lisa Della Volpe - 27/9/2006

Chi si aspetta la storia triste e patetica di una povera bruttina avanti con l’età che ha perso il treno del matrimonio e che piange sulle occasioni perdute, resterà deluso.

La bruttina stagionata di Carmen Covito è la storia, scritta in prosa fluida e leggera, a tratti ironica, con continui rimandi a episodi passati, di una donna sola, Marilina Labruna, che emerge e si affranca dal suo consolidato ruolo di contorno agli eventi o, molto più spesso, di pura anonima tappezzeria, con una semplice risposta ad un annuncio di cuori solitari. Marilina, considerata priva di passioni dalla sua migliore amica, risulta alla fine persino antipatica e forse anche un po’ invidiabile per la sua forza, per il distacco cosciente da alcuni aspetti morbosi della vita; è invidiabile per il suo brillante scetticismo, per il suo cinismo non privo di una piccola dose di ingenuità e per alcuni atteggiamenti anticonvenzionali.

Gli altri personaggi, l’amica, la madre, l’amica della madre e gli uomini della storia, compreso il furbetto figlio di papà annoiato e arrivista convinto di poter usare le persone, sono il corredo, a volte grottesco, indispensabile e persino patetico, per far risaltare la “normalità”.

Da leggere anche le pagine del sito dell’autrice www.carmencovito.com.

 

C. Covito, La bruttina stagionata
Bompiani, Milano 1992

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