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Continua a sognare, Arturo!

di Ilaria Scala - 30/3/2005

Bel tipo di anti-eroe, Arturo Bandini!

Sbarcato dal Colorado a Los Angeles con l'ambizione di diventare sceneggiatore per il cinema, è capace di distruggere ogni sera la sua fragile carriera, per ricominciare a costruirla da capo al mattino dopo, più illuso e sognatore che mai.

Superficiale, egoista, megalomane, vanaglorioso come tutti gli insicuri, Arturo Bandini fa dieci errori al giorno, se ne pente, li dimentica e li commette di nuovo alla prima occasione.

Si innamora di tutte le donne che incontra, quasi subito prende a detestarle, seduce goffamente quelle sbagliate (ad esempio, la moglie del suo capo), e da quelle giuste viene regolarmente respinto.

Dice di sapere quello che vuole, cambia idea ogni 20 minuti, racconta a se stesso brillanti progetti per il futuro e piange di solitudine, spaventato dall'imminente fallimento.

L'ultimo romanzo di John Fante (egli lo scrisse già quasi sconfitto dal diabete, un anno prima di morire) ha la freschezza e la gradevolezza dei suoi precedenti, pur senza essere un capolavoro. Non ha l'ingenuità de La strada per Los Angeles né la tensione repressa di Aspetta primavera, Bandini (altri due capitoli della saga sul giovane aspirante scrittore italoamericano), ma conserva intatto il fascino di un personaggio "difettoso" a cui non si può non voler bene.

E soprattutto ha un finale aperto: ecco perchè l'avventura di Arturo Bandini non finirà mai, oppure finirà in tutti i modi che vogliamo.

 

J. Fante, Sogni di Bunker Hill [1982]
Einaudi, Collana Stile Libero, Torino 2004

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