immagini

 

Due stelle in una

di Alessandro Borgogno, Lucia Falzari e Ilaria Scala - 5/2/2006

Un piccolo scambio, un giorno come tanti, tra due nostri redattori.

Lucia ci scrive:

"Questa mattina, Venere e una scia d'aereo all'alba.
Buona giornata!"

Alessandro guarda quest'alba riminese, quando a Roma l'alba è passata da un pezzo, e siamo già immersi nel nostro furore quotidiano.

foto di L. Falzari

Guarda quest'alba, che gli ricorda qualcosa (come al solito), e risponde:

"Davvero niente male.

"Mi viene in mente che Venere, astro più luminoso del firmamento in quanto pianeta più vicino a noi, essendo interno alla terra rispetto al sole, appare sempre poco prima dell’alba e subito dopo il tramonto. La cosa carina è che gli antichi pensavano fossero in realtà due stelle diverse, e la chiamavano con due nomi diversi, Vespero quando appariva la sera, Lucifero quando appariva all’alba.

"Mi viene in mente anche una (secondo me) bellissima canzone di Guccini, Bisanzio, ambientata appunto all’epoca della nascita dell’impero romano d’oriente.

"Il protagonista (Filemazio, protomedico matematico astronomo, forse saggio), per segnare il trascorrere di una intera nottata dal tramonto all’alba, all’inizio della canzone dice che

“Vespero non si vede, si è offuscata.” ,

e alla fine che

“Lucifero è già sorta,e si alza un po’ di vento”.

foto di L. Falzari

Che bravo Guccini quando ci si mette…"

 

Che bravi i nostri redattori quando vanno in giro col naso all'insù...

 

Tutte le immagini