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Il destino in un titolo

di Ilaria Scala - 20/6/2007

Eternal Sunshine of the Spotless Mind è il racconto di una lunga notte durante la quale, grazie ad una futuristica procedura, i ricordi di una storia d'amore finita vengono cancellati dalla memoria di Joel Berish (Jim Carrey).

Lo chiameremo con il suo titolo originale: Eternal Sunshine of the Spotless Mind, ovvero l'alba eterna di una mente senza macchia. Se vi sottoporrete alla procedura, come Joel, vi addormenterete con un casco in testa e vi sveglierete al mattino con la mente libera dai ricordi scomodi. Senza macchia, per l'appunto.

Niente a che vedere con il titolo italiano, Se mi lasci ti cancello, ennesima prova della goffaggine con cui i titoli dei film stranieri vengono tradotti in italiano. Una goffaggine che punta al botteghino, contando sull'assonanza con altri titoli simili (Se scappi ti sposo, uno su tutti), ed evocando l'intera storia del cinema di cassetta.

Quasi per contrappasso, la maledizione del titolo si trasmette al film, che oscilla tra la fiaba psico-fanta-scientifica e la commedia demenziale, tra l'ispirazione di alcuni spunti originali (è possibile cancellare i ricordi negativi? se al cuor non si comanda, si può comandare all'inconscio? e se anche si potesse, sarebbe giusto e sano? o forse sarebbe meglio tenersi tutto, la memoria e il dolore, per progredire e crescere? e se fossimo destinati ad incontrarci tutte le mattine, pur non ricordando di esserci mai conosciuti, solo perchè è il destino a volerci uniti?) e la catastrofe di una sceneggiatura precipitosa e sconnessa.

A guardarlo, ci si convince che per fare un buon film, a parte qualche dotta eccezione, bisogna rispettare i generi: la fantascienza deve essere rigorosa e lineare, e meno ironica possibile; la commedia romantica non deve azzardare percorsi metafisici, o perde credibilità e realismo. Jim Carrey ce la mette tutta, ma non riesce a farci dimenticare The Mask. Kate Winslet in versione extra-large è la caricatura grunge dell'icona di Titanic. Insieme, ecco un'altra contraddizione, mischiano la comicità e il melodramma.

C'è una spiegazione, a questo pasticcio di ambizioni sprecate: la sceneggiatura di Eternal Sunshine of the Spotless Mind è di quel Charlie Kaufmann che firmò anche Il ladro di orchidee qualche anno fa: un delirio a scatole cinesi, che apriva cento parentesi una dopo l'altra, una più allucinante dell'altra, e non ne chiudeva nessuna. E anche quest'opera, pur senza essere altrettanto ridicola, pur offrendo momenti poetici e curiosi, pecca di confusione e frammentarietà.

 

Se mi lasci ti cancello [Eternal Sunshine of the Spotless Mind], di M. Gondry
con J. Carrey, K. Winslet, M. Ruffalo, E. Wood, K. Dunst, M. Wilkinson
USA 2004

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