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Bis di due incantatori di Ilaria Scala - 17/10/2006 Dopo Match Point, con Scoop Woody Allen concede il bis. Bissa la scelta di Londra come teatro della vicenda e quella dell’attrice protagonista Scarlett Johansson. Con questo bis, però, torna alla commedia e, alleggerendo i toni, recupera i dialoghi frizzanti, la trama “a equivoci”, le situazioni rocambolesche e un pizzico di surrealismo comico, con la barca che traghetta i morti nell’aldilà e la Morte incappucciata e senza volto poggiata alla sua grossa falce. Reinserisce anche se stesso come spalla e contrappunto alla Johansson aspirante giornalista, e per farlo si sceglie un personaggio-macchietta, prestigiatore mago, impacciato e logorroico, che aiuta la ragazza ad indagare su un rampollo figlio di Lord (Hugh Jackman) sospettato di essere un serial killer. Per non farsi scoprire, i due detective improvvisati si fingono padre e figlia e si introducono con un espediente nell’alta società; e mentre Allen incanta i lord con i suoi giochi di carte e di parole, Scarlett incanta Jackman e se ne innamora. Non sveleremo neanche uno dei colpi di scena che si susseguono, fino ad un finale a sorpresa. Brinderemo invece ad un film divertente, spigliato e senza pretese, intriso di umorismo e di citazioni. Una per tutte, il bicchiere di latte di hitchcockiana memoria. A dimostrazione che il cinema cambia, si evolve e continua.
Scoop, di
W. Allen |