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Una perla dall'Argentina

di Armando Cereoli - 7/2/2005

Forse ci siamo, la fantasmagorica, debordante, miliardaria industria cinematografica americana comincia a perdere posizioni. Qualcuno là ad Hollywood guarda i bilanci delle proprie mega-produzioni e comincia a notare che nonostante i miliardi profusi in effetti speciali, bonazze/i varie/i e muscoli ipertrofici, i margini sono in flessione. Prima ancora di domandarsi come sia possibile, questo qualcuno si domanda chi osi insidiare il primato dell'opulento immaginifico statunitense e con orrore scopre che a rosicchiare fette di mercato sono filmetti fatti con due soldi, prodotti in paesi dove (udite udite!) il primo problema quotidiano non è sconfiggere l'obesità o la depressione ma mangiare tutti i giorni e avere un lavoro.

Plata Quemada viene dall'Argentina ed è uno di quei film; il super produttore americano lo guarderebbe con tanto di occhi, spaparanzato nella sua villa di Beverly Hills. Santo cielo, un storia, dei personaggi, degli attori!

Nene ed Angel sono una coppia di omosessuali malavitosi che vengono ingaggiati per compiere la rapina del secolo. Il fatto, realmente accaduto, sconvolgerà l'Argentina per la violenza dell'azione e l'entità del bottino e darà il via ad una selvaggia caccia all'uomo (o all'omo?) attraverso l'America latina.

Gli ingredienti da contare sono tanti: azione, sesso, violenza, psicologia, amicizia, lealtà e ovviamente amore, bellissimo, poetico, doloroso e perverso, come quello che infiamma i cuori dei due ragazzi e che li porterebbe, se necessario, a morire l'uno per l'altro. Il tutto è condito sapientemente con atmosfere noir e spunti tipici del road movie che fanno sì che il film snoccioli una varietà di registri davvero notevole.

Il finale, altamente drammatico, seppur velato da una sottile coltre di positività, suggella degnamente un crescendo che prende fin dai titoli di testa e non concede nemmeno uno sbadiglio.

Insomma, signori Bruckeimer, Spielberg e compagnia bella: vogliamo imparare? I soldi non sono tutto, nella vita come nel cinema. Il pubblico non è fatto solo di lobotomizzati strafatti di computer grafica, silicone e dolby digital. C'è anche tanta gente che se ne frega, che cerca pellicole come questa e che non si lascia scoraggiare nemmeno da un'edizione (come quella del presente DVD) in lingua originale con sottotitoli! Quel che più conta è che film(oni) come questo girano sempre di più anche per il coraggio, va detto, di alcuni illuminati noleggiatori, che in barba a qualsiasi logica di facile profitto, corrono il rischio di differenziarsi, informarsi, cercare e proporre qualcosa oltre le venti copie di Spider Man 2. E' il caso di Video Video, a Roma, sulla Circonvallazione Ostiense (www.videovideodoc.it), dove ho trovato questa perla. A loro il mio ringraziamento e a chi legge un invito: non perdere questo film.

 

M. Pineyro, Plata Quemada
Argentina 2000

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