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Le Serve

di Lucia Falzari - 31/3/2006

Le serve amano e odiano. Le serve aspettano. Le serve giocano. Le serve si specchiano. Le serve uccidono.

Le serve odiano Madame. La riveriscono in maniera irriverente in un gioco di ruoli che continuano imperterrite a mettere in scena nelle sue stanze ogni volta con copioni differenti ma con un medesimo finale in cui si consuma il rituale omicidio della loro signora.

Due sorelle, Solange e Claire Lemercier, che Madame continua a scambiare nonostante gli anni di servizio, colpevole in verità di giovane bellezza, di sola distrazione e di una frivolezza mista a bontà decisamente imperdonabili. Ma le Serve amano Madame, nella stessa maniera in cui in lei riescono a rispecchiarsi entrambe nello stesso momento, rinunciando per qualche momento al gioco di parti e tornando entrambe sul medesimo piano. Hanno denunciato l'amante di questa con delle missive anonime. Venendo a sapere che questi sarà rilasciato in mancanza di prove, e che il loro tradimento sarà scoperto, tentano, una volta di più e per davvero, di assassinare la Signora. Falliscono, e il corto circuito che si innesca così le porterà all'unica soluzione possibile: finalmente una di esse si dà alla morte, mentre l'altra, in un'apologia finale, si eleva al destino.

Un po' una favola nera, che scorre per quasi due ore ininterrotte piena e intensa, nera e bardata a lutto come il petrolio, come il teatro-camera in cui per tutto l'atto muovono i loro passi insensati le due serve. Una storia vera che negli anni '30 sconvolse la Francia.

"Furtivo. È il vocabolo che s’impone per primo. Il modo di recitare delle due attrici impersonanti le due serve deve essere furtivo " , da Jean Genet, Come recitare Le Serve. Ed è con la voce oggi tremante di una grande Franca Valeri - che a 85 anni ancora non ha smesso di divertirsi e di mettersi ogni stagione in un nuovo gioco di Teatro - che Genet ci inizia così a sipario ancora chiuso a questo atto: quasi le serve stesse leggessero queste istruzioni di scena per la propria pantomima.

Negli anni, questa piece è stata messa in scena da tanti cast, ma questa rappresentazione ha davvero una marcia in più. La grandezza della Valeri-Solange è degnamente bilanciata da una splendida Annamaria Guarnieri-Claire e dall'apparizione di Madame-in-tabernacolo nella meraviglia di Patrizia Zappa Mulas.

Un atto di bel teatro, di quello che riesce a riconciliare gli animi di chi ama il Teatro, consolando delle tante autentiche "ciofeche" che vengono periodicamente masticate e poi sputate nel nostro piatti di spettatori, spacciate per "teatro di ricerca". Non c'è bisogno di tanta scena, c'è bisogno di classe. E questa, signori miei, è servita con tutta l'onestà del lavoro di chi si muove sul palco. Non è "mestiere" quello che è passato dai corpi di queste attrici per arrivare al pubblico. E' pura passione.

 

Les Bonnes - Le Serve, di J. Genet
uno spettacolo di G. Marini, con F. Valeri, A. Guarnieri e P. Zappa Mulas
Rimini, 26 marzo 2006, Teatro E. Novelli
In tour nei teatri italiani

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