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I Coldplay, il circolo melodico, i palloni gialli

di Simona Di Bartolo - 4/12/2005

15 Novembre, Palamalaguti a Bologna. Seconda data, delle due in Italia, per i Coldplay.

Quando comprai il biglietto indossavo il mio vestito a tunica di lino verde, era Agosto.

La sera del 15 invece è un freddo inverno pieno e pioviggina fine fine, poi piove di misura regolare, addirittura in alcuni momenti dirotta pioggia a gocce grosse. Siamo in tanti ad andare a quel concerto. Ci accorgiamo di esserlo a mano a mano che ci si avvicina a Casalecchio, aumenta il rallentamento e diventa più spessa la coda che condurrà alla testa spazialmente cupolata del palazzetto.

Comodamente parcheggiati ed entrati, ci accoglie al buio la grinta dei Goldfrapp, voce bionda e scatenata che non conoscevo.

Poi alle nove di sera spaccate, e ci stupisce questa puntualità così precisa ed inaspettata per un concerto, sul palco compaiono i quattro, appoggiati sulle note di Square one. I brani si susseguono in un crescendo carico di partecipazione: accanto a me, una ragazza canta tutto il concerto per un'ora è quaranta senza sosta, e sono tanti, nel pubblico, che si uniscono alle voci del quartetto e li accompagnano con i loro cori.

Magica l'immagine dei palloni gialli giganti che durante "Yellow" vengono sganciati da reti trattenute in alto e cadono verticali sui corpi dritti in platea, e un movimento-fiume di mani li accompagna nel flusso liquido che li conduce fin quasi sul palcoscenico.

Un concerto grandioso, di luci, di voci, di note, di tasti corde battiti, di urla squarciate e liberate, di braccia come onde, di mani che applaudono senza sosta! Un bel gruppo, i Coldplay, simpaticissimo Chris Martin quando cammina lungo le tribune e si avvicina al pubblico. Una bella dimensione, ancora una volta, quella della musica dal vivo, che fa sì che le note ci suonino dentro ancora e ancora, nelle ore e nei giorni successivi, in un circolo melodico ed emozionale strepitoso.

 

(Peccato solo che, al ritorno, il tratto di strada e di rotonda sospeso fra il parcheggio ed il casello autostradale sia rimasto sospeso su un tempo lento pari a due ore, tanta era la confusione e la quantità di persone che andavano verso casa con quelle note a risuonargli dentro...).

 

Coldplay Live
Bologna, 15 novembre 2005, Palamalaguti

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