editoriali

 

A sangue freddo

di Beppe Giuliano - 30/9/2007

Dal paese dei vecchi di mio padre al camposanto dove hanno seppellito la povera ragazza ci son meno di dieci chilometri. Si può andare in bicicletta, percorrendo lo stradone dritto subito al di qua dell’argine del grande fiume. Non sono ancora iniziate le nebbie (e comunque ormai le nebbie fittissime di una ventina di anni fa sono solo un ricordo) e l’afa opprimente ci ha dato appuntamento alla prossima estate.

Pedalando si incrocerà qualche trattore, probabilmente, anche se ormai nessuno più coltiva il tabacco, come ai tempi in cui ero bambino.

In bicicletta c’è il vantaggio che ci si può isolare, trovare il tempo per pensare, senza troppo rumore attorno.

 

Truman Capote - A sangue freddo è un film del 2005, per cui Philip Seymour Hoffman, che interpreta Capote, ha meritatamente vinto l’Oscar.

A sangue freddo è un romanzo del 1966 di Truman Capote, appunto. Capote lesse sul giornale di un omicidio avvenuto nel Midwest, si recò sul posto, ebbe accesso ai vari documenti, incontrò i due colpevoli dopo il loro arresto, seguì la vicenda fino all’esecuzione capitale stringendo, in particolare con uno dei due, un ambiguo rapporto (fra l’amicizia e lo sfruttamento), accolse con sollievo l’esecuzione; banalmente perché gli dava la possibilità - infine - di concludere il romanzo dopo sei anni di lavoro. L’intera vicenda lo sconvolse a tal punto che non gli riuscì di pubblicare nient’altro.

Hoffman lo impersona in modo magnifico, e il film ben mostra la straniata distanza fra lui, niuiorchese capitato nel Midwest, e “il resto del mondo”, così come rende perfettamente il rapporto fra questi due uomini - Capote e l’assassino Perry Smith - entrambi, e per ragioni diverse, “ai margini” della società.

 

Adesso che l’hanno preso, poi forse non è stato lui, o almeno non sono in grado di dimostrarlo, anche se un bel numero di persone l’ha aspettato fuori dalla caserma dei carabinieri alle dieci di sera per gridargli “assassino” (nessuno aveva di meglio da fare, evidentemente, alle dieci di sera, purtroppo), ecco, adesso ancora di più ci vorrebbe un Truman Capote, lì fuori dalla caserma dei carabinieri, discosto dalla massa, immobile a guardare lievemente disgustato quel che capita.

Invece, nello sperpero di inviatini e inviatesse, un Truman Capote manca, mi pare.

 

Il film su imdb http://italian.imdb.com/title/tt0379725/

Il libro su ibs http://www.internetbookshop.it/code/9788811683117/capote-truman/sangue-freddo.html 

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