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Enfrenta (Confronti)

di Alessandro Borgogno - 1/9/2005

Quando si viaggia all’estero si finisce sempre per diventare un po’ esterofili, e magari qualche volta si esagera. Però… però ci sono alcune cose che risulta inevitabile confrontare. Posso provare a farlo limitandomi ad elencarne alcune, ma tanto non sarò ugualmente asettico, ma in effetti non voglio esserlo.

 

Aeroporto di Madrid. Attesa bagagli: venti minuti.

Aeroporto di Roma. Attesa primo bagaglio: un’ora e venti. Quattro voli con almeno trecento persone sullo stesso nastro. Secondo bagaglio: mai arrivato. Perso. Denuncia in corso.

 

Collegamento Madrid-Aereoporto. Metropolitana linea 8. 1 euro come ogni altra linea metro.

Collegamento Roma-Aereoporto. Treno locale Orte-Fiumicino (effettua tutte le fermate locali): 5 Euro. In alternativa treno diretto Stazione Termini- Fiumicino 8 euro.

 

Carrelli portabagagli.

Stazione Atocha di Madrid. Carrelli con funzionamento tipo supermercato. 1 euro o 50 centesimi, con restituzione al rilascio del carrello nelle apposite piazzole.

Aeroporto di Madrid. Carrelli gratuiti.

Aeroporto di Roma. Carrelli (appalto a ditta privata) disponibili solo con pagamento di 1 euro che non viene restituito. Carrelli sparsi ovunque in giro per l’aereoporto, pochissimi o nessuno nell’area bagagli.

 

Metropolitana di Madrid. 11 linee. Costo del biglietto 1 Euro. Costo di 10 biglietti: 5,80 Euro (un solo biglietto fisico che si timbra dieci volte).

Metropolitana di Roma. 2 linee. Costo del biglietto 1 Euro. Costo di 10 biglietti: 10 Euro (blocchetto di dieci biglietti fisici).

 

Strade. Molte superstrade (Autovie, a due o tre corsie per senso di marcia) gratuite. In otto giorni, per un totale di duemila chilometri percorsi, abbiamo visto in tutto sei o sette auto superare i limiti di velocità. E soprattutto, nessuno, mentre noi eravamo in sorpasso, si mai è incollato dietro di noi lampeggiando. Anzi sì, uno solo. Era italiano.

 

Altre stupidaggini sparse.

Radio e telegiornali spagnoli. Il primo ministro è sempre chiamato “El Señor Zapatero”, mai onorevole, presidente, professore, senatore, premier, cavaliere, emerito o altri appellativi.

 

La tv è orrenda più o meno come la nostra, e di davvero brutto sulle tv private ci sono immagini pornografiche senza alcuna censura dopo la mezzanotte. Intervalli pubblicitari interminabili, nei quali la cosa più bella è scoprire che Mastro Lindo si chiama Don Limpio. I pacchi di “affari tuoi” e “chi vuol essere milionario” e altre trasmissioni assolutamente identiche alle nostre, stesse scenografie, stesse riprese, movimenti di camera e anche musiche (per fare i fichi si dice stesso format). Di positivo: film sempre in copie bellissime, nuove di zecca con colori e definizione magnifici (una volta ci ho visto anche un Dario Argento, Il gatto a nove code, in una copia perfetta mai vista in Italia). C’è un telegiornale apposito per le notizie di cronaca (dove finirebbero tutti i servizi su Cogne e altre cose simili), i telegiornali standard aprono con notizie vere (ad esempio gli incendi in Portogallo). La politica è sempre alla quinta o sesta notizia, se c’è. Alcuni telegiornali sono arrivati dall’inizio alla fine senza una sola notizia di politica. Gli unici politici che ho visto nei telegiornali sono stati: il ministro della difesa in relazione all’incidente di elicottero in Afghanistan dove sono rimasti uccisi militari spagnoli, e il ministro (la ministra) dell’ambiente in relazione agli incendi estivi in alcune parti della Spagna.

 

Da McDonald’s il McChicken, che da noi si chiama McChicken, in Spagna si chiama McPollo.

 

Tabacchi. Sulle sigarette ci sono le stesse identiche nostre scritte funeree (direttiva europea evidentemente, e non invenzione di Sirchia), però con almeno due differenze: sulle nostre c’è scritto “il fumo uccide”, su quelle spagnole sempre “il fumo può uccidere”, “il fumo può provocare…” etc etc.

Ultima differenza (questa mi piace tanto):

Sopra la scritta, sui pacchetti di sigarette spagnoli c’è scritto “Le autorità sanitarie avvertono:”.

Sui nostri c’è scritto “Art. 6 D. Leg.vo n. 184/2003”.

 

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