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Un Brasile compresso di Lucia Falzari - 9/12/2008 Abbiamo aspettato un po' per tirare fuori questa piccola recensione (che peraltro avevamo già nel cassetto da un po'), forse perché non riuscivamo ad essere del tutto obiettivi nel parlare di questo lavoro di Fiorella Mannoia. Onda tropicale ha rappresentato per questa artista un momento di alto riconoscimento da parte di alcuni dei più grandi nomi della MPB (musica popolare brasiliana), ma a parer nostro si è trattato più di un lussuoso sfizio che ella si è voluta togliere. Nel tempo abbiamo sentito parecchie delle nostre voci femminili italiane cimentarsi con quel repertorio, ma poche sono riuscite davvero a coinvolgere o a creare un ponte tra chi ascoltava e chi quelle canzoni le aveva generate. Ci è riuscita Ornella Vanoni usando quella sensualità che le è innata e che era per noi familiare, e che per avvicinarci al mondo di certi pezzi (seppure tradotti) è stata assolutamente funzionale ed efficace. Ci è riuscita Barbara Casini (a nostro avviso LA voce della MPB in Italia), che sembra un torrente in piena quando si apre in quella che ci piace chiamare "quasi-sguaiatezza", che rende il guizzo e la vivacità di una vocalità repentina (un esempio su tutti il suo omaggio a Elis Regina, Uragano Elis, pubblicato da Via Veneto qualche anno fa). Ci è sembrata meno convincente in questo Fiorella
Mannoia, la cui cifra vocale è costituita proprio da misura e
precisione, da cui non può prescindere, e che ha finito per ingabbiarla. F. Mannoia, Onda Tropicale B. Casini, Uragano Elis
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