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L'Arcangelo benedetto

di Lucia Falzari - 5/2/2006

Benedetto Arcangelo, finalmente è arrivato.

E' arrivato con un album lavorato, curatissimo come sempre, soprattutto equilibrato. La sensazione dominante al termine dell'ascolto è questa, almeno per me, che dopo l'ascolto di tre anni fa di Lampo Viaggiatore rimasi sciancata, a mezza via tra bellezze e - perdoni il Maestro - "fazzoletti".

Fossati oggi non ha bisogno di dimostrare a nessuno quanto sia Bravo. Ma questo lo possiamo dire noi, che Ivano Fossati non siamo. Questo disco credo sia la testimonianza del fatto che anche lui ne è ora solidamente e compositamente consapevole. Non c'è autocompiacimento, però, non ci sono ripetizioni, non ha bisogno di fare espliciti riferimenti al passato, né di spiegare. Non servono ouvertures orchestrali, piuttosto una divertita chitarra.

Non so se capita anche a voi, ma spesso, ascoltando per le prime volte l'album di un artista di cui si conosce bene l'opera, viene istintivo ritrovarvi similitudini o voluti richiami. Qui no. E' perfettamente autonomo, più ancora di Not One Word che, pur essendo il suo primo lavoro completamente strumentale, portava vicino alle sue colonne sonore, almeno con l'idea.

Uno sguardo molto attuale dentro il mondo com'è oggi, senza bisogno di strafare, semplicemente raccontato con 'precise parole', giacché una delle più belle doti di Fossati è quella di riuscire a mettere la parola giusta nel posto giusto (in mezzo ad altre parole giuste al posto giusto). C'è tutto: l'uomo, noi. C'è la fretta che ci circonda, c'è la speranza e l'inquietudine dell'incomprensione. C'è l'amore. Ma è tutto in mezzo, fra il mondo che corre, guarda, giudica, compra e vende, decide le sorti di altre persone.

E ci sono le parole. "Dateci parole poco chiare, quelle che gli italiani non amano capire", "parole incomprensibili siano le benvenute, così affascinanti, così consolanti" (da "Il battito") . Un pensiero alle parole vive, al loro potere, alla necessità - anzi all'urgenza - di saperle scegliere, usare, rispettare; a coglierne il peso e l'opportunità. Per noi di Parolae è sicuramente un pezzo che - non a caso - può essere davvero importante.

Pur evitando confronti, mi piace ricordare che L'Arcangelo è arrivato in questo 2006, dieci anni esatti dopo quell'altro capolavoro di Fossati che fu Macramè: un disco che ancora adesso si fa riscoprire pezzo per pezzo. Bravo Ivano, e bentornato davvero!

 

Tracklist
Ho sognato una strada
Denny
Cara democrazia
L'amore fa
L'arcangelo
Il battito
La cinese
Baci e saluti
Reunion
Aspettare stanca
Pianissimo

 

I. Fossati, L'Arcangelo
Sony BMG Columbia, 2006
Links: www.ivanofossati.net - www.ivanofossati.com

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