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Dive e cenerentole

di Ilaria Scala - 27/12/2005

Vi ho visto! Vi ho visto, nell'autunno del 2003, acquistare pigramente la raccolta In Time - 1988-2003 dei R.E.M. (la seconda, in più di vent'anni di carriera), pur di avere tutte le loro hit di maggior successo riunite in un unico CD.

Vi ho visto afferrare il CD incellophanato nel megastore, e chiedervi se valesse la pena, per pochi euri in più, di acquistare la versione "doppia", con il CD di rarità, o fosse meglio accontentarsi del mono-CD di singoli in bell'ordine, lustri dalla prima all'ultima nota, limpidi, prevedibilmente melodici, imperdibili.

Vi ho visto propendere per il doppio e riporre il CD delle rarità in fondo allo scaffale di casa vostra. Vi ho visto, poi, lasciarlo lì per sempre.

Ecco l'errore.

Si fa presto a detestare le raccolte, e a sindacare (giustamente) sulla loro capacità praticamente infallibile di produrre quattrini. Eccole lì, una dietro l'altra, Man on the Moon, The Great Beyond, Losing my Religion, E-Bow the Letter, Imitation of life e tutte le altre, luccicanti come vecchie signore ingioiellate e in abito da gran sera, belle nonostante l'età, senza neanche bisogno di lifting.

Ma chiedetevi come mai una band come i R.E.M., da sempre restia alle scelte "facili", abbia ceduto alla tentazione. Per il CD di rarità, è ovvio!

Le vecchie signore hanno accettato di ingioiellarsi e indossare il loro vestito migliore per accompagnare le sorelle minori (tutte acustiche, live, rimaneggiate, inedite, uscite come b-side o in edizioni limitate) che altrimenti nessuno si sarebbe sognato di portar fuori, al Gran Ballo del Mercato.

E' grazie a questa combinazione di dive e cenerentole che potreste ascoltare, se solo estraeste quel vecchio CD dal fondo dello scaffale, Pop Song '89 in versione acustica; Fretless e It'a free World Baby, ingiustamente escluse da Out of Time (il disco-cult della band di Athens), e successivamente inserite nelle colonne sonore di Until the End of the World di Wenders (la prima) e di Friends (la seconda); due versioni originalissime di Leave e di Why not smile (quasi migliori di quelle "ufficiali"); e, soprattutto, una chicca come William Burroughs che canta (intona?, si chiede lo stesso Michael Stipe nel libretto di copertina) Star me Kitten, pezzo che da solo vale tutti e due i dischi.

 

R.E.M., In Time - 1988-2003
Disc two: rarities and b-sides
Warner Music, 2003

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